FANTAZOO

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Fantazoo è un laboratorio nato per incentivare lo sviluppo dell’immaginario infantile. E' oltretutto dedicato a quei bambini che dimostrano maggiori difficoltà in quella che Novalis definiva, nei suoi Frammenti, come "l'arte di inventare". Fantazoo nasce dall'esigenza di coltivare l'immaginazione come pratica del quotidiano, non solo per scopi ludici ma per abituare il bambino a risolvere piccoli problemi, sia quelli di oggi che quelli di domani, con feconde abilità mentali volte alla formulazione di pensieri multidimensionali.

In questa attività i bambini sono liberi di esplorare circa venticinque tipi  di animali diversi (da quelli domestici fino ai più esotici) per giocare a ricomporre la figura originaria e combinarne invece di nuove, come ad esempio la balena con la coda dell’ape, il coniglio con l’altra metà del leone e così via. Un gioco dalle moltissime e divertenti combinazioni che rendono entusiasti anche i bambini più timidi. Le tavole in legno d’abete, sono state tutte dipinte a mano dopo una ricerca progettuale che studia gli animali attraverso un grafismo di facile e immediata lettura.

La breve relazione sarà accompagnata da immagini esemplificative riprese durante una lezione dedicata a sei bambini della classe primaria. E' meraviglioso scoprire in ognuno l'unicità del proprio grafismo: la pressione del segno, la scelta personale del colore, la predilezione per forme tondeggianti o più chiuse, spezzate o sinuose. Viviana, per esempio, è del gruppo la bambina più silenziosa; quando vuole comunicare lo fa con la voce sottile di un piccolo uccellino e ti devi avvicinare per poterla sentire bene e accompagnare il suo viaggio verso la scoperta del suo mondo interiore. All'inizio sembrava incerta, titubante, pensierosa... aveva partecipato poco alla combinazione delle tavole, nonostante fosse molto attiva nell'osservare l'azione dei compagni. Qualche minuto di silenzio e la magia prende forma: Viviana è stata l'unica a disegnare, tra tutti i colori disponibili, con un solo colore, il blu, un colore strettamente rivolto all'interiorità e alla profondità di pensiero. Chiusa nel suo quaderno a fisarmonica, che avevo preparato nel mio studio per tutti i bambini, ha cominciato a disegnare animali fantastici combinandoli nelle forme più astruse e originali. Disegnava con l'energia di un atleta in fase di allenamento o come un treno in corsa, ghiotta di acchiappare dalla sua fervida immaginazione quante più nuove creature possibili. Quella era la sua corsa verso la conquista del nuovo ed io, con religiosa attenzione, ne contemplavo la ricerca.

Una fase del gioco consisteva anche nel provare a creare nuovi nomi di animali fantastici, nomi compiuti che avessero acquisito un loro senso anche dal punto di vista fonetico. E' nato il Pollape (pollo + ape), il Caniglio (cane + coniglio), il Balenape o Apelena (balena + ape) e così via. Gianni Rodari in Grammatica della fantasia esprime l'importanza di allenare la mente alla combinazione delle parole:

Un modo di rendere produttive, in senso fantastico, le parole. è quello di deformarle. Lo fanno i bambini, per gioco: un gioco che ha un contenuto molto serio perché gli aiuta a esplorare le possibilità delle parole, a dominarle, forzandole a declinazioni inedite [...]. Incoraggia il loro anticonformismo.

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A metà della lezione, ho attaccato alla parete un foglio dalle modeste dimensioni, chiamando ogni bambino a realizzare soltanto metà del proprio animale fantastico. L'altra metà sarebbe stata completata dal compagno successivo. Si è creato così un  gioco di cooperazione dove il risultato finale diventava per tutti fonte di genuino entusiasmo. Che bello sentire le risate dei bambini nate dal disegno, dal gioco, dalla ricerca, dal desiderio di fare, creare e disfare!

Una delle menti più geniali del secolo scorso che lavorava quotidianamente con i numeri come fossero colori, disse: "L'immaginazione è tutto". Quell'uomo fu Albert Einstein, un uomo di scienza straordinario che con le sue teorie, invenzioni e ipotesi ha influenzato tutti i settori di ricerca. Se l'uomo smette di immaginare smette anche di vivere e di crescere spiritualmente. Per questo è fondamentale operare nel campo dell'educazione favorendo attività che promuovano la libertà di pensiero e d'espressione, la gioia di comunicare e di condividere il proprio stato emozionale agli altri. Come ha espresso Hegel, fantasia e immaginazione sono determinazioni dell'intelligenza.

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